Si fa sempre più forte il legame tra Laila e la ricerca universitaria. Il chatbot dal cuore umano sarà uno dei protagonisti di WIRN 2019 (Vietri Sul Mare, 13-15 giugno), acronimo di Workshop on Neural Networks. Si tratta di un evento internazionale, dove sono presentate pubblicazioni scientifiche sulle intelligenze artificiali.
Oggi scopriremo qualche dettaglio in più sull’argomento e cosa si racconterà della nostra tecnologia.
WIRN 2019
Il WIRN è la conferenza annuale organizzata ogni anno da SIREN, la società italiana delle reti neuroniche. Il primo incontro risale al 1989 e vede tra i promotori l’IASS, l’Istituto internazionale per gli studi scientifici avanzati di Vietri.
Il WIRN si incentra sulle novità e le innovazioni nel campo, raccontando qual è lo “stato dell’arte” della ricerca in Italia e nel mondo.
All’evento di quest’anno si parlerà, tra l’altro, di intelligenza artificiale applicata al campo dell’automotive (veicoli autonomi), alla sanità, all’architettura, fino alla sicurezza (con il riconoscimento facciale), con il coinvolgimento di università internazionali, tra cui Edinburgh Napier University.
Laila, intelligenza artificiale nella ricerca
Protagonisti dell’evento saranno Giovanni di Gennaro ed Amedeo Buonanno, gli stagisti dell’Università degli Studi di Napoli, Francesco Vanvitelli, che hanno lavorato in Mazer e con il professore Francesco Palmieri allo sviluppo del nostro chatbot dal cuore umano.
Nello specifico, nell’intervento del 14 giugno, il team presenterà una ricerca scientifica su alcune intuizioni alla base del progetto Laila, e in particolare di un elemento che contraddistingue la sua intelligenza.
Il legame tra Laila e la ricerca
Fin dal primo momento, i fondatori di Laila hanno cercato collaborazioni con l’ambiente universitario. Il supporto delle competenze e dell’energia del team di giovani ricercatori capitanati dal professore Palmieri, è stato preziosissimo nella fase di avvio del progetto.
Laila rappresenta il prodotto di una stretta collaborazione tra industria dei servizi e mondo accademico: «Laila ha raggiunto risultati che le altre aziende non riescono a raggiungere perché ha creduto fortemente nella ricerca e ha investito tanto», spiega Gianfranco Fedele, cofounder di Laila.