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Possono le Intelligenze Artificiali provare dei sentimenti?

Si definiscono Intelligenze Artificiali alcuni modelli matematici basati su Reti Neurali Artificiali (o RNA) in grado di replicare, in piccolo, il funzionamento di un sistema neurale come quello del cervello umano.

Seppure oggi non si conosca a fondo il funzionamento della mente umana e del suo hardware, le RNA ne costituiscono una rappresentazione interessante e spesso utile.

Le RNA sono algoritmi che “imitano il comportamento dell’uomo” e lo replicano. Per quanto il loro ambito di applicazione sia limitato, esistono progetti dove si sono raggiunti risultati importanti grazie a questi sistemi: tecnologia, medicina e scienze umane si avvalgono di algoritmi di AI da tempo.

Una RNA è in grado di trovare oggetti, identificare difetti strutturali e diagnosticare patologie gravi attraverso l’osservazione di immagini catturate dalla realtà. Ma non solo. Possono dare il proprio contributo in ambiti molto più sensibili come la psicologia.

Sentiment analysis e psicologia

La sentiment analysis (nota anche come opinion mining) è quella parte della linguistica computazionale che identifica lo stato psicologico di una persona sulla base dell’analisi del suo comportamento verbale.

L’analisi della sentiment è ampiamente applicata nell’ambito del marketing, con particolare riferimento ai social media: per valutare l’impatto di una campagna di comunicazione, l’analisi della sentiment estrapola dai commenti degli utenti il loro livello di gradimento, senza alcun bisogno quindi che l’utente quantifichi numericamente il suo gradimento.

Generalmente, ciò che accade con le recensioni online è che l’utente è invitato ad indicare una valutazione che generalmente va da 1 a 5 stelle: ciò semplifica ogni valutazione trattandosi di numeri sui quali può essere elaborata qualsiasi statistica. La sentiment analysis, invece, opera in assenza di qualsiasi numero incaricandosi di esaminare il testo scritto e di coglierne tutte le sfumature.

Attraverso la sentiment analysis è possibile rendere l’Intelligenza Artificiale “sensibile”, ovvero si può assegnarle la capacità di cogliere il mood del proprio interlocutore e darle modo di guidare la conversazione verso un obiettivo che si astrae dal contesto del testo e atterra sulla sfera della metacomunicazione.

Insomma, l’intelligenza artificiale si comporta come uno psicologo che esaminare il proprio interlocutore non limitandosi alla comunicazione “verbale” ma estendendo la sua valutazione alla comunicazione “meta-verbale”. Nell’ambito del progetto Laila abbiamo dato a questa nuova forma di comunicazione il nomer di comunicazione sensibile.

La metafora della comunicazione sensibile

Con la metafora della comunicazione sensibile intendiamo la capacità di una AI di elaborare il linguaggio naturale estrapolando al contempo elementi semantici ed elementi di metacomunicazione.

Seppure non si possa ancora parlare di intelligenza artificiale in grado di esprimere “sentimenti” nei confronti del suo interlocutore, l’esperienza che l’utente vive in contatto con l’AI può essere molto intensa.

In linea di massima possiamo affermare che, opportunamente istruita, una intelligenza artificiale superare l’uomo in termini di “sensibilità”. Pertanto nel futuro esisteranno AI in grado di assistere gli psicologi suggerendo una lettura del paziente in chiave di una comunicazione sensibile che loro saranno in grado di interpretare opportunamente.